Costica Bradatan

05/10/2018

“Morire per le idee” recensito sul blog FILOSOFIA e LETTERATURA

"Morire per le idee" recensito sul blog Filosofia e Letteratura. Nel suo denso saggio critico, Antonio Di Gennaro sottolinea il pregio della chiarezza espositiva di Bradatan così: «Bradatan conduce il lettore (anche quello “alle prime armi”, cioè inesperto di questioni filosofiche), su un terreno facilmente comprensibile, stimolante, appassionante, che sprona (autenticamente) il pensiero a pensare e non a disperdersi (inutilmente) nei meandri oscuri dei giochi linguistici, ad arzigogolare intorno a concetti astrusi, come se la filosofia fosse un inutile “passatempo” per pochi eletti. [...] Il libro di Bradatan è un libro avvincente che (volutamente) si discosta dalla tradizione “accademica”, universitaria: da tutti coloro che concepiscono la filosofia come “professione” riservata ad una élite, puro esercizio storiografico [...], sapere tecnico». Morire per le idee coinvolge perché della filosofia restituisce un'idea vitalistica, inclusiva e piena di suggestioni.
12/03/2019

La filosofia come performance – Intervista a Bradatan su “L’Indiscreto”

Così Francesco D'Isa introducendo il dialogo con il filosofo rumeno naturalizzato americano: «È possibile fare filosofia morendo? Suona assurdo, ma ne è profondamente convinto. Di più – la morte di un filosofo può essere persino la sua opera migliore. Nel libro Morire per le idee, recentemente tradotto da Olimpia Ellero per Carbonio editore, Bradatan indaga le vite di Socrate, Ipazia, Giordano Bruno, Thomas More, Jan Patočka, Simone Weil e molti altri, per proporre una nuova interpretazione del lavoro di questi autori: la “filosofia come performance”.»