Così Mario Bonnanno: «Fantascienza umanista più che fracassona: lo spettro dell’apocalisse incombe, ma Jenni Fagan invece che alle cause e agli effetti del disastro guarda agli uomini e alle donne di fronte alla possibilità del disastro. [...] un incrocio di vite sul limitare della fine o forse chissà se di un nuovo inizio. Pellegrini del sole prescinde dalla letteratura di genere, appartiene anzi alla letteratura tout court, e se proprio si cercano rimandi è a La strada di Corman McCarthy [...] romanzo lirico e poderoso insieme, una partitura epica in cui la dialettica delle forze primordiali convive con quella dei caratteri e dei vissuti dei personaggi. Non perdetevelo.»