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Paolo Scardanelli
L’accordo. Un posto sicuro
L’autore
Paolo Scardanelli (Lentini, 1962), geologo e scrittore, è autore del romanzo L’accordo, iniziato con Era l’estate del 1979 (Carbonio, 2020) e proseguito con I vivi e i morti (2022), L’ombra (2023) e Un posto sicuro (2024). Scardanelli ha scritto anche In principio era il dolore. Un Faust di meno (Carbonio, 2022).
Il libro
Provenza, 2016. Il ricordo del passato brucia ancora quando Paolo torna nei luoghi che ventisei anni prima lo videro inseguire un giovane sogno d’amore. Anche stavolta ha buttato all’aria una vita tranquilla per salire su un treno e portare a termine un nuovo compito affidatogli da Anna, la donna che è e sarà sempre la sua musa: trovare un posto sicuro per suo figlio Bruno, che si nasconde per sfuggire alla malavita. Una villa abbandonata alle pendici della Sainte Victoire, la montagna di Cézanne, è il luogo giusto dove Bruno e la sua amata Greta potranno finalmente ritrovarsi. Ma su quella dimora amena, dove la coppia si dedicherà alla vita agreste in attesa della nascita del loro bambino, aleggia una maledizione, presagio del dramma che sta per compiersi.
Torna Paolo Scardanelli con il quarto capitolo de L’accordo, un’intensa saga familiare che segue l’incessante ricerca esistenziale del suo protagonista e alter ego Paolo: una narrazione che si snoda voluttuosa attraverso il tempo, con uno stile dotto e audace, pregno di lirismo e suggestivi richiami filosofici.
Scheda
Collana Cielo stellato
Pagine 320
Prezzo 16,00 euro
Isbn 9791280794185
Uscita 12 aprile 2024
€ 15,20 € 15,00
Elementi fortemente lirici si mescolano alla crudezza tipica del genere crime; una prosa ricercata, attenta, in cui la scelta di ogni singola parola appare ponderata e precisissima; un gioco di ombre e luci capace di catturare il lettore e trascinarlo in un mondo in cui gli opposti si cercano, si scontrano e si attraggono allo stesso momento. […] Un esperimento narrativo interessante e stimolante.
Mangialibri
Un racconto costruito con continue porte girevoli e l’alternanza di una prosa che taglia lo sguardo del lettore e un’altra più fluente e morbida, dove prevale un’umanità esposta all’incandescenza delle parole.
Libero
Eccessivo, poetico, potente, colto, ironico, trasgressivo. […] Un’opera che sfugge a ogni definizione, a ogni incasellamento, giocando con il lettore sul filo sospeso tra letteratura e vita, in un equilibrio tanto precario quanto pericoloso, affacciato com’è sull’abisso del senso.
Pulp Magazine