L'amore è uno sporco lavoro, anche quando evoca mondi altri. Così Laura Marzi: "la cifra più interessante del romanzo è questa capacità dell’autrice di non permettere al lettore di perdersi nella parte fantascientifica del racconto, che essendo solo tratteggiata genera momenti di confusione, e di saperla inserire, proprio come la roccia protagonista del testo incastonata nel corpo di un uomo, nella narrazione di traiettorie conosciute, quelle delle leggi dei padri."