Colin Wilson

22/07/2019

LA GABBIA DI VETRO recensito su “Carmilla”

Scrive Franco Pezzini: «Un romanzo elegantissimo, che può felicemente spiazzare i lettori di oggi. Sia perché, abituati a Patricia Cornwell e all’effetto-autopsia TV da prima serata, trovano qui delitti spaventosi evocati quasi di sfuggita, senza mostrare una sola sequenza grandguignolesca. Sia perché la ricostruzione di un contesto alla luce della criminologia d’epoca e comunque delle teorie di Wilson (il binomio tra delitto & cultura, per dirne una, non sembra oggi tanto paradossale, ma all’epoca è una novità) riesce comunque a non risultare ingenuo. [...] Divertente e divertito, ricco di dialoghi godibilissimi, narrativamente ricco e dotato di un finale provocatorio che sarebbe un crimine spoilerare, La gabbia di vetro restituisce la delizia di un mondo ormai consegnato al baule dei ricordi e insieme qualche spunto di riflessione. Se la vita somiglia davvero a un poliziesco (e tante volte ne abbiamo il sospetto), è imperativo “tenere gli occhi aperti e continuare a fare due più due”.»
01/08/2019

LA GABBIA DI VETRO recensito su “Barbadillo”

Così Manlio Triggiani: «Mescolare bene mistero, omicidio, letteratura, psicologia, talvolta esoterismo in un unico testo non solo significa fare alta letteratura ma anche indicare una via di comprensione della realtà. A modo suo, Wilson era senz’altro un filosofo e La gabbia di vetro è un libro da apprezzare su più piani narrativi e descrittivi.»
07/12/2019

LA GABBIA DI VETRO di Colin Wilson recensito su “Cronache di Caserta”

"Così Maria Laura Labriola: "Scrivere per Jens Peter Jacobsen vuol dire ascoltare la natura e riarrotolare quel nastro di impulsi e passioni proprio di una donna che vibra e cresce sbocciando all'unisono con il paesaggio circostante.... continua a leggere >
17/12/2019

RITI NOTTURNI di Colin Wilson consigliato dal blog “Convenzionali”

Scrive Gabriele Ottaviani: "Riti notturni ancora una volta, qualora ve ne fosse bisogno, mette in risalto in maniera incontrovertibile la raffinatezza della caleidoscopica prosa di questo autore troppo poco letto. [...] Magistrale, mozzafiato e imprescindibile."