16/07/2019
Così Luca Menichetti a proposito del romanzo di Stoker-Ásmundsson: "un Dracula sorprendentemente alternativo, non certo il classico capolavoro gotico che conosciamo [...] Una versione alternativa, in tutto e per tutto nordica (rintracciabili allusioni alla mitologia norrena), meno condizionata dal puritanesimo vittoriano ed edoardiano, che, secondo la critica – malgrado si ricordi come Bram Stoker fosse fervido sostenitore della censura letteraria – ha voluto dire un indugiare più scoperto su situazioni erotiche (si vedano i turbamenti di Harker di fronte l’inquietante ospite bionda del castello)".