Rassegna Stampa

03/09/2018

‘Il mistero dell’orto di Rocksburg’ recensito su “C-Side Writer”

Il mistero dell'orto di Rocksburg recensito su "C-Side Writer". Marco Ischia definisce il romanzo di K.C. Constantine «un libro che non racconta solo una storia di una piccola cittadina americana sospesa nella crisi economica provocata dalla chiusura di una miniera di carbone, ma [...] anche dell’esistenza, del modo di vivere, del modo di essere delle persone. Perché quando Mario Balzic ci parla, loro raccontano, chi sono, cosa fanno, da dove vengono, ma anche chi sono stati, cosa faranno, e dove andranno.»
04/09/2018

“Il mistero dell’orto di Rocksburg” recensito su NERO CAFÈ

NERO CAFÈ – Tatiana Sabina Meloni paragona il romanzo di Constantine a 'Ruggine americana', capolavoro di Philipp Meyer: «Ambedue i testi sono pregni di decadenza e malinconia e raccontano un’America dove il progresso è imploso, lasciando nella società e quindi nelle persone stesse una profonda amarezza: nessuno combatte più, tutti si trascinano nell’indolenza e nella sicurezza di qualche assegno statale, in un paesaggio statico e immutabile in cui il male, spesso, è in agguato travestito da bene e viceversa».
04/09/2018

FUMO NEGLI OCCHI recensito su “The Catcher”

FUMO NEGLI OCCHI recensito su "The Catcher". Così, Serena Fumero, ideatrice e co-fondatrice del Salone del Lutto, sul libro di Caitlin Doughty: «Tema centrale di Fumo negli occhi è proprio la perdita di contatto della nostra cultura con la morte: secondo Doughty, ignorare la transitorietà delle cose e la fragilità della vita ci impedisce di attribuire i giusti valori alle cose che ci accadono».
11/09/2018

“Il mistero dell’orto di Rocksburg” sul mensile Buscadero (09/2018)

Il mistero dell'orto di Rocksburg di K.C. Constantine avvince anche il mensile Buscadero (numero di settembre 2018). Così Marco Denti: «l'ispettore Balzic conduce le indagini passando da un bar all’altro, dove prende forma una carrellata di volti e di storie. K.C. Constantine mette le persone davanti a tutti: i personaggi schizzano sulla pagina, sono vitali, vividi, anche quando gli tocca una singola apparizione»