Rassegna Stampa

05/10/2018

“Morire per le idee” recensito sul blog FILOSOFIA e LETTERATURA

"Morire per le idee" recensito sul blog Filosofia e Letteratura. Nel suo denso saggio critico, Antonio Di Gennaro sottolinea il pregio della chiarezza espositiva di Bradatan così: «Bradatan conduce il lettore (anche quello “alle prime armi”, cioè inesperto di questioni filosofiche), su un terreno facilmente comprensibile, stimolante, appassionante, che sprona (autenticamente) il pensiero a pensare e non a disperdersi (inutilmente) nei meandri oscuri dei giochi linguistici, ad arzigogolare intorno a concetti astrusi, come se la filosofia fosse un inutile “passatempo” per pochi eletti. [...] Il libro di Bradatan è un libro avvincente che (volutamente) si discosta dalla tradizione “accademica”, universitaria: da tutti coloro che concepiscono la filosofia come “professione” riservata ad una élite, puro esercizio storiografico [...], sapere tecnico». Morire per le idee coinvolge perché della filosofia restituisce un'idea vitalistica, inclusiva e piena di suggestioni.
10/10/2018

“Il mistero dell’orto di Rocksburg” recensito su La Bottega del Giallo

"Il mistero dell'orto di Rocksburg" recensito su La Bottega del Giallo. Così Antonia Del Sambro sul romanzo di Constantine: «un giallo di altri tempi. Un misto tra i lavori della Christie e quelli di Simenon dove i dettagli e i dialoghi contano molto più della storia in sé. Il lettore è affascinato e conquistato dall’atmosfera americana di provincia, dalla società multietnica, dal mistero che sembra avviluppare ogni protagonista della storia.»
10/10/2018

PERFECT RIGOR recensito dalla giornalista e critica letteraria Erika Zini

PERFECT RIGOR recensito dalla giornalista e critica letteraria Erika Zini. Il libro di Masha Gessen è diverse cose insieme, ma è soprattutto un'indagine attorno allo scienziato russo Grigorij Perel'man, risolutore di problemi matematici di straordinaria complessità come la Congettura di Poincaré ma destinato a restare un mistero.
15/10/2018

BAGLIORI FATUI recensito sul “manifesto”

BAGLIORI FATUI recensito sul "manifesto". Lontano dalle atmosfere glam-futuristiche di tanta letteratura nipponica recente e meno recente, i racconti di Miyamoto Teru, pur ambientati in quegli anni Sessanta del ‘900 di generale ripresa economica, rimandano a un’idea del Giappone a cui il lettore occidentale è poco abituato, un’angolazione estremamente interessante da scoprire, quello della dolente umanità di un sobborgo della metropoli di Osaka. “Tra sale di mahjong, alcolismo, violenza famigliare e soprusi scolastici, c’è poco del Giappone patinato e luccicante che veniva venduto dai media all’epoca rimembrata dall’autore o nel periodo in cui i racconti furono pubblicati”, così Matteo Boscarol.