Rassegna Stampa

01/08/2019

LA GABBIA DI VETRO recensito su “Barbadillo”

Così Manlio Triggiani: «Mescolare bene mistero, omicidio, letteratura, psicologia, talvolta esoterismo in un unico testo non solo significa fare alta letteratura ma anche indicare una via di comprensione della realtà. A modo suo, Wilson era senz’altro un filosofo e La gabbia di vetro è un libro da apprezzare su più piani narrativi e descrittivi.»
01/08/2019

Special Rachel Glaser e la raccolta di racconti “Piscio sull’acqua”

Così Fabio Cerbone: «Rachel B. Glaser, giovane scrittrice originaria del New Jersey, approda alla letteratura dal mondo della grafica digitale e delle arti visive, e forse questo dato gioca un ruolo fondamentale nel disegnare la sua narrativa al limite del post-moderno. […] Non è semplice seguirla in questo labirinto di personaggi, di non-trame e sperimentazioni linguistiche radicali, ma esattamente tra il piacere delle parole e delle loro sfumature si possono svelare storie umanissime.» Dall'intervista con Rachel B. Glaser, a cura di Marco Denti: «MD - Secondo te, cosa rende grande una storia? | RBG - Per me, una grande storia è quella che sorprende e che ha frasi che si leggono più volte, solo meravigliandosi di ciò che viene detto.»
04/08/2019

MARIE GRUBBE di Jacobsen su Mangialibri

Così Giulia Annibale: «Jens Peter Jacobsen [...] mezzo secolo prima del ben più noto 'L’amante di Lady Chatterley' (era il 1876) scrive della vita e degli amori di Marie, creando il ritratto di una donna caparbia, moderna e consapevole dei propri desideri, che non teme di abbandonare il proprio uomo quando questo si dimostra indegno della sua attenzione e del suo affetto, facendo mostra di quel vago cinismo che assale chi si rende conto di aver scambiato per amore una momentanea follia. L’unica relazione a sopravvivere è d’ispirazione schubertiana, un sentimento scoppiato nella natura e come essa sottoposto a regole più semplici, sensuali e radicali; una natura che per tutto il romanzo si fa specchio del cuore della protagonista, arricchendo di simboli e vivide immagini gli “interni” che Jacobsen consegna ai suoi lettori.»
04/08/2019

MEGLIO NON ESSERE MAI NATI di David Benatar su comedonchisciotte.org

Così Bruno Sebastiani: «David Benatar è un filosofo e argomenta ampiamente le sue idee che, in estrema sintesi, ruotano intorno al concetto di bene e male: se non fossimo nati non avremmo sperimentato il male, né rimpiangeremmo di non aver sperimentato il bene, in quanto il non essere non esiste e quindi non possiede né pensiero né autocoscienza. Pochi altri pensatori, fortemente misantropi e pessimisti, hanno sostenuto tesi analoghe.»