Romanzo per istinto, ma anche testo di denuncia e atto d'amore per le donne, è ciò che emerge inequivocabilmente in questa incisiva conversazione tra la scrittrice inglese e Paolo Gresta
"Delirio di un disegnatore" di Goffredo Fofi
«Il vagare della sua inquieta coscienza produce pagine intensissime, dolenti, dettate da una sensibilità estrema e malata. Memorabili quelle contro la violenza sugli animali
(Hedayat era vegano) e quelle di macabro erotismo. Disturbante, conturbante.»
La bravura della Whiteley è data dalla sua flessibilità stilistica; sa bene come destabilizzare il lettore - che è convinto di trovarsi dinanzi ad una storia di un certo tipo - per poi ribaltare di colpo il racconto [...] Una prosa sobria e inclemente, sfruttata con accortezza per narrare in maniera diversa un’esasperata ribellione alle costrizioni imposte dalla società.