Rassegna Stampa

24/02/2018

Il Giornale. Invidia di Jurij Oleša

Torna il romanzo del 1927 che sbeffeggiava il regime: Invidia (ora proposto da Carbonio Editore dopo quasi quarant’anni di assenza dalle nostre librerie), spesso accostato, quanto a critica sociale e a grottesco umorismo, alle opere di Bulgakov e Nabokov.
06/03/2018

BooksSpecial. Bagliori Fatui di Miyamoto Teru

Per Miyamoto Teru il dolore non è soltanto un’espressione individuale e nei racconti di Bagliori fatui è chiaro che emerge dove uomini, donne e i traballanti nuclei famigliari che compongono sono schiacciati dall’assenza di prospettive, dall’infelicità, dalla durissima lotta per la sopravvivenza. (…) La scrittura è tutta concentrata sulle storie, scarna e livida come le notti insonni sui tatami, concisa nella forma e limata parola per parola nel compilare i cahiers de doléances di un mondo invisibile.
06/03/2018

Avvenire. Invidia di Jurij Oleša

Qui è il gelo spietato (… ) a disintegrare ogni struttura fisica e sociale (…). Ma a Clachan Fells non c'è riscatto che tenga, l'unico credo è la resilienza contro la morsa claustrofobica del ghiaccio. E Jenni Fagan la racconta con una scrittura dalla bellezza straziante e fiera.
06/03/2018

Alias – Il Manifesto. Invidia di Jurij Oleša

Un piccolo grandissimo libro, tessuto di vibrante malinconia, restituisce mirabilmente, oggi come allora, l’atmosfera di quel 1927: è Invidia, di Jurij Oleša,un tassello imperdibile del Novecento russo, che dopo decenni di assenza torna in libreria nella coinvolgente nuova traduzione di Daniela Liberti. È un libro leggero, aereo, fatto della pasta dei sogni (…). Sorprende la maturità con cui l’autore ventottenne riesce a concentrare in un unico testo esordio e canto del cigno, dissimulazione e denuncia, narrazione incalzante e dilemmi esistenziali.