Rassegna Stampa

16/07/2019

I POTERI DELLE TENEBRE su “Lankenauta”

Così Luca Menichetti a proposito del romanzo di Stoker-Ásmundsson: "un Dracula sorprendentemente alternativo, non certo il classico capolavoro gotico che conosciamo [...] Una versione alternativa, in tutto e per tutto nordica (rintracciabili allusioni alla mitologia norrena), meno condizionata dal puritanesimo vittoriano ed edoardiano, che, secondo la critica – malgrado si ricordi come Bram Stoker fosse fervido sostenitore della censura letteraria  – ha voluto dire un indugiare più scoperto su situazioni erotiche (si vedano i turbamenti di Harker di fronte l’inquietante ospite bionda del castello)".
16/07/2019

DARK STAR recensito su “in Folio”

Primo Levi diceva che non esiste miglior genere per parlare di politica che la fantascienza. Il romanzo di Oliver Langmead, Dark Star, pubblicato da Carbonio, gli sarebbe potuto piacere molto. [...] La prosa in versi è il ritmo che ci catapulta in un mondo diviso tra luci e ombre, giusto e sbagliato, inferno e paradiso. Da leggere ascoltando Aribag dei Radiohead.
16/07/2019

IL MISTERO DELL’ORTO DI ROCKSBURG recensito su “Thriller Nord”

Così Giulia Manna: "L’autore ci dimostra come una semplice storia investigativa, durante la ricostruzione di una scomparsa e la caccia al suo assassino, possa guidare i nostri pensieri a soffermarsi su argomenti più delicati, come fattori socio culturali e di degrado che spesso sono all’origine della violenza."
16/07/2019

PISCIO SULL’ACQUA su “Lankenauta”

Scrive Francesco Ricapito: «Credo che questo libro sia riuscito a sorprendermi, non tutti i racconti sono allo stesso livello, alcuni sono forse troppo onirici e difficili da comprendere, altri al contrario sono veramente magistrali e tra questi penso che il migliore sia proprio la “title track” per utilizzare un temine musicale, Piscio sull’acqua: otto pagine dove l’autrice ripercorre la storia del mondo con una sintassi spezzata, una frase alla volta, in un percorso che sembra una serie infinita di episodi insignificanti che però portano fino ai giorni nostri: “I primi uomini dipingono, piangono, meditabondi fissano il fuoco. Pisciano sull’erba. Pipì sulla terra. Indossano pellicce, fanno figli, catturano cani. Si innamorano dei cani.”.»