Rassegna Stampa

08/06/2018

Buscadero. Estasi di Jules Evans

Jules Evans è l'anfitrione giusto per scoprire il senso dell'estasi, effetti collaterali compresi. Perché se il capitolo dedicato alla musica è una delle analisi più intelligenti dedicate al rock'n'roll e alla sua forza che ci sia capitata di leggere da parecchi anni a questa parte, Estasi: istruzioni per l'uso non nasconde quei pericoli e quelle zone d'ombra che sono compresi nel prezzo quando si varcano le porte della percezione.
08/06/2018

MicroMega. Radical di Maajid Nawaz

Nella sua bella autobiografia, Radical. Il mio viaggio dal fondamentalismo islamico alla democrazia, l’anglo-pakistano Maajid Nawaz racconta il suo personale percorso di de-radicalizzazione che lo ha portato dall’essere un ideologo acclamato del movimento islamista Hizb al-Tahrir ad assumere posizioni convintamente liberali e democratiche. La storia esemplare di de-radicalizzazione di Nawaz ci dimostra che è possibile lasciarsi alle spalle l’islamismo radicale e approdare, nel suo caso attraverso la dolorosa esperienza delle carceri egiziane e la “riconnessione con l’umanità” prodotta dall’incontro con Amnesty International, ad una compiuta adesione ai principi democratici.
14/06/2018

Soft Revolution: Martina Ioriatti intervista Caitlin Doughty

"Due chiacchiere con Caitlin Doughty. Abbiamo avuto l’enorme onore di poter intervistare Caitlin Doughty, in occasione dell’uscita del suo libro Fumo negli occhi e altre avventure dal crematorio, di cui avevamo già parlato, per Carbonio Editore (2018). Qui di seguito potete leggere la traduzione dell’intervista."
18/06/2018

Convenzionali. “Saigon, Illinois” di Paul Hoover

Saigon, Illinois di Paul Hoover, a metà tra E Johnny prese il fucile e Hacksaw Ridge, racconta – il romanzo ha trent’anni, ma pare scritto domani, per la sua stringente attualità – la guerra dal punto di vista di chi alla guerra ha detto no, un obiettore di coscienza, un ragazzo colto che vive gli anni della contestazione e del sesso libero, ritratti vividamente, e che in guerra, in quel Vietnam che è rimasto un mito ancora oggi a cinquant’anni di distanza, nel bene e nel male, non vuole andare. E non ci va...