Scrive Daniela Tordoni: "In questo libro innovativo dalla scrittura decisa, senza fronzoli ed essenziale, ho trovato tracce della serie tv Black Mirror – per l’uso massiccio e soffocante di tecnologia, che pervade irreparabilmente ogni fibra – di 1984 – per la perenne sorveglianza e la claustrofobica sensazione di essere sempre giudicati, misurati, soppesati e di non essere in linea con i dettami della società – ma anche qualcosa di Hunger Games – per il morboso interesse per un entertainment pericoloso e, spesso, mortale e sanguinoso. Insomma, un futuro non troppo distante dal presente in cui viviamo. Pagina dopo pagina, infatti, sentivo una stretta allo stomaco e pensavo 'ma questo succede già ora, non è qualcosa di lontano dalla realtà!'. Bello e terribile allo stesso tempo."