20/09/2019
Scrive Vieri Peroncini: «Leggiamo, e ci vediamo scorrere un film davanti agli occhi: un thriller di caratura superiore, nel quale il delitto, come avviene nei grandi scrittori, non è neppure l’aspetto più importante della narrazione, ma giusto il macguffin, il catalizzatore attorno al quale il narratore di spessore fa ruotare le sue considerazioni socioesistenziali. Il che, è esattamente quello che avviene ne Il mistero dell’orto di Rocksburg, ne Lo scambio imperfetto, e osiamo supporre negli altri quindici titoli che compongono la saga di Rockburg e del capo della polizia Mario Balzic."