Attenti alle differenze perché ce ne sono e di rimarchevoli tra la versione stokeriana del 1897 e quella islandese pubblicata nel 1900. Un libro filologicamente avvincente al pari della trama. La news a cura di Gianfranco Staltari.
Gli estratti proposti danno idea precisa del tormento interiore tra essere e dover essere che dilania l’animo di Fru Marie Grubbe, signora realmente esistita nella Danimarca del 1600 che interpreta maestosamente l’opposizione agli obblighi e alle convenzioni del tempo che angustiavano in specie le donne.
Così Tatiana Vanini: "Potete immergervi in una lettura fluida e continua e tenere le note per dopo, oppure approfondire le tematiche man mano che vi si presentano, reinventarvi voi stessi studiosi di Stoker e "Dracula", sfidandovi a trovare le discrepanze da soli. In qualunque modo desideriate leggere questo libro, la bellezza della trama vi catturerà, i brividi vi scorreranno sulla pelle come se fosse la vostra prima esperienza col disturbante Conte e i suoi tenebrosi segreti.
Questa versione rappresenta un caso letterario che resterà nel tempo: a Carbonio Editore l’onore della prima edizione italiana del volume, destinato a entrare nella Storia.