Rassegna Stampa

21/11/2018

PARADISE CITY su Lankenauta. Oltre il noir, oltre l’hardboiled, quando la letteratura diventa più vera della realtà.

Paradise City su Lankenauta. Oltre il noir, oltre l'hardboiled, quando la letteratura diventa più vera della realtà. Così Luca Menichetti: «l’ambientazione, “la megalopoli sudamericana”, le favelas di Paraisópolis, esibiscono qualcosa di più rispetto un ordinario “noir”: un contesto storico e sociale degradato e degradante che ha pochi uguali, almeno a confronto di altri romanzi di genere, incentrati quasi esclusivamente “sull’attitudine a sondare le pulsioni più oscure che si agitano nelle mente umana” (J. De Michelis). Balza agli occhi una megalopoli caratterizzata da squilibri sociali enormi e – non può essere altrimenti – da una “gentrificazione” spudorata, nonché da una corruzione che, concretizzando l’etimologia di con – rumpere, mina alle basi le fondamenta delle istituzioni brasiliane.»
23/11/2018

L’ARRIVO DELLE MISSIVE recensito su La Bottega del Barbieri

L'arrivo delle missive recensito su La Bottega del Barbieri. Così Daniele Barbieri: «Quante cose – ci ricorda implicitamente Aliya Whiteley – erano innominabili (anzi impensabili) 100 anni fa, specie se si era una fanciulla “per bene” e dunque si valeva zero o al massimo zerovirgola».
26/11/2018

Jill Dawson intervistata su La Lettura del CORRIERE DELLA SERA (25.11.18)

Jill Dawson intervistata su La Lettura del CORRIERE DELLA SERA (25.11.18). Così l'autrice de Il talento del crimine nel dialogo con la giornalista Cristina Taglietti: «Tom Ripley è una creazione unica, il serial killer più originale e più credibile della letteratura. Sono stato molto sorpresa di scoprire che negli anni Sessanta Patricia Highsmith viveva vicino a me in un villaggio nel Suffolk, la campagna inglese. Così ho iniziato a indagare e a fare ricerche [...] Sono molti gli aspetti di questa scrittrice che amava le donne, depressa, alcolista, ossessiva, ad aver affascinato Jill Dawson. «A cominciare dal fatto che, nonostante tutto questo, abbia continuato a scrivere. Era determinata, intelligente e ha cercato di combattere i suoi demoni con il duro lavoro. Penso che abbia avuto una visione unica della natura del male e abbia saputo analizzare come pochi altri da dove proviene la violenza. Io ho cercato di mostrare che dentro di sé era in contatto con sentimenti di rabbia, impotenza e gelosia. Amava esplorare fin dove possono portare questi sentimenti».