Così Fausto Tanzarella: «Può un tranquillo e solitario studioso di letteratura ritrovarsi nel giro di ventiquattro ore a investigare sulle tracce di un sanguinario serial killer? Sì, può accadere se quel serial killer è solito commentare i propri omicidi scrivendo sul muro, accanto ai cadaveri, versi del grande poeta William Blake e se quello studioso, il trentacinquenne Damon Reade, è il maggior esperto vivente di quel poeta. Può accadere soprattutto se a farci vivere questa storia è Colin Wilson (1931-2013), scrittore inglese tra i più immaginifici ed eclettici del ‘900, nel suo romanzo La gabbia di vetro, pubblicato nel 1966 ed ora riproposto in Italia da Carbonio editore».